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Natura Bresciana 1978 – Volume 15

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Indice degli articoli

PACE R.
Descrizione di nuove forme di Leptusa delle Alpi bresciane.

Riassunto – L’Autore, grazie all’esame dei caratteri degli organi genitali maschili e femminili riconosce e descrive sette nuovi taxa di Leptusa delle Alpi Bresciane. Essi sono:

L. (Micropisalia) brixiensis n. sp.
L. (Micropisalia) camunnorzun n. sp.
L. (Micropisalia) rosai n. sp.
L. ( Micropisalia) rosai campolarensis n. ssp.
L. ( Micropisalia) rosai montisguglielmi n. ssp.
L. ( Micropisalia) rosaorum n. sp.
L. (Typhlopasilia) pinkeri victoris n. ssp.

Nella nota introduttiva l’A. dà l’elenco delle specie di Leptusa (con note sinonimiche) attualmente note per le Alpi Bresciane.


ARIETTI N. e CRESCINI A.
Gli endemismi della flora insubrica. La Saxifraga tombeanensis Boiss. ex Engl. Dalla scoperta alla ricostruzione dell’areale.

Riassunto – Per accertare l’effettiva area della Saxifraga tombeanensis Boiss. si è proceduto all’esame dei dati offerti dalla letteratura e al controllo delle exsiccata conservate nei principali Istituti. Tali elementi sono stati poi integrati con gli esiti di ricognizioni nostre e di collaboratori. Ciò ha consentito di correggere alcune inesattezze e, in altri casi, di considerare dubbie certe notizie o presumibilmente estinta qualche stazione. Sulla base dei dati accertati è stato quindi delineato l’areale della specie.


BERRUTI G.

Sull’origine delle porfiriti di M. Stalletti (gruppo del M. Guglielmo).


COLTORTI M. e CREMASCHI M.
Deposito paleolitico a Monte Rotondo (Brescia).

Riassunto – Gli Autori prendono in esame un gruppo di manufatti paleolitici raccolti sulla sommità della morena mindelliana di Monte Rotondo, dell’apparato morenico gardesano presso Carpenedolo Bresciano. Dal punto di vista stratigrafìco i manufatti appoggiano sopra il paleosuolo fersiallitico mindel-rissiano in gran parte eroso, e sono sepolti da un loess forse risalente al Wurm antico. Dal punto di vista tipologico l’industria di Monte Rotondo è caratterizzata dai denticolati, tra cui una punta di Tayac e un Bill Hook, da raschiatoi a ritocco marginale e trova stretti confronti con le industrie del Riss medio ed antico della Francia meridionale


VAILATI D.
Nota preliminare sulla fauna della grotta Omber en banda al Bus del Zel (247 Lo).

Riassunto – Viene fornito un quadro preliminare delle entità faunistiche finora rinvenute nella grotta Omber en banda al Bus del Zel (247 Lo-BS) accompagnato da alcune note ecologiche. L’elenco comprende alcuni fra i più interessanti endemiti delle Prealpi bresciane.


BRICHETTI P. e CAMBI D.
L’avifauna della Lombardia.

(2. Continua dal numero precedente)

Ordine CICONIFORMI ( Ciconiiformes)
Famiglia ARDEIDI (Ardeidae)


ANNONI D. – BARLETTA G. – BIANCHI l. – BONA E. – GIROD A. – MARIANI M. – TORCHIO M. (Gruppo di Studio della Società Malacologica Italiana)
La malacofauna di alcuni laghi insubrici minori.

Riassunto – Si sono indagate le componenti qualitative del popolamento malacologico ancora presente in alcuni piccoli laghi e stagni dell’Italia settentrionale. I campionamenti hanno interessato lo stagno Lagone, i laghi di Comabbio, Ganna, Ghirla, Montorfano, Sartirana Briantea. Essi riguardano anche alcuni ambienti adiacenti il corpo d’acqua principale ad esso collegati, come sorgenti, ruscelli, pozze laterali, torbiere e raccolte d’acqua, temporanee. In relazione allo stato di trofia degli ecosistemi e alle caratteristiche fisico-chimiche di di alcuni di essi, si sono osservate delle fasi di modificazione nella struttura del popolamento dei Molluschi; anche le alterazioni di causa antropica delle rive influenzano la distribuzione di molte specie.


STRASSER C.
Un Trogloiulus eterogeneo del Bresciano (Diplopoda lulida).

Riassunto – Descrizione di Trogloiulus vailatii n. sp. Strano comportamento della specie. Quale adattamento ad un modo insolito di cibarsi, la specie ha subito, unica del suo genere, alcune trasformazioni degli organi orali che la rendono simile a Leucogeorgia longipes ed alcune specie del genere Typhloiulus.


VAILATI D.
Osservazioni ecologiche sulle popolazioni di Boldoria Jeannel del Bus biisat (125 Lo-BS) (Coleoptera Catopidae).

Riassunto – Vengono esaminate le condizioni climatico-ambientali della grotta Bus busat (125 Lo-BS) e la loro variabilità nel tempo viene messa in relazione con la presenza/assenza delle popolazioni di Baldoria allegrettii (Jeannel) e Baldoria breviclavata vestae (Ghidini) e della loro consistenza. I risultati della ricerca hanno mostrato come fra le due specie esista una certa esclusione di nicchia, comparendo esse con condizioni termiche diverse e quindi in diversi periodi dell’anno o in diverse zone della grotta.


ZUCCHI C.

Contributo alla conoscenza della flora bresciana. 1. Flora vascolare della valle del fiume Oglio nell’Orceano.


MAZZOLDI P.
I Coleotteri Ditiscidi della provincia di Brescia.

Riassunto – L’A. elenca un certo numero di Ditiscidi la cui presenza in provincia di Brescia è documentata, utilizzando sia i dati reperibili in letteratura, sia i risultati di ricerche che l’A. stesso ha condotto in vari ambienti della provincia tra il 1974 e il 1975. Per ogni specie vengono fornite le località di cattura e alcune notizie di carattere ecologico.


ALBERTI U. e VAILATI D.
Il Bus Coalghés (116 Lo-BS).

Riassunto – Nella presente nota viene descritta, in forma monografica, la grotta Bus Coalghés (116 Lo-BS) alla luce, oltre che delle notizie a tutt’oggi in nostro possesso, anche delle osservazioni inedite compiute negli ultimi anni, accompagnate da una nuova edizione del rilievo topografico. Il lavoro comprende: dati catastali, geologia, itinerario, morfologia, genesi, climatologia, fauna, archeologia e bibliografia completa.


CANZONERI S. e MENEGHINI D.

Appunti su qualche Ephydridae.


PEZZOLI E.

Appunti sulla malacofauna ipogea italiana terrestre e dulciacquicola.


BERRUTI G. (a cura di)

CATASTO DEI LAGHI BRESCIANI. Terzo elenco.


LA REDAZIONE (a cura de)

L’opera scientifica di Nino Arietti, Naturalista Botanico.