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Natura Bresciana 1977 – Volume 14

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Indice degli articoli

GIUSTI F., PEZZOLI E.
Primo contributo alla revisione del genere Bythinella in Italia.

Riassunto – Tanatocenosi, materiali conchiliobiologici di vecchie collezioni e popolazioni viventi in varie looalità italiane, tutte riferibili al genere Bythinella, sono state esaminate e confrontate fra di loro. L’indagine ha riguardato la variabilità del nicchio, quella delle parti molli (apparato genitale dei maschi e delle femmine, ctenidio, osfradio) e della radula. Dai dati ottenuti risulta che i caratteri sino ad oggi utilizzati per distinguere le specie tra loro sono estremamente variabili e, perciò, non sufficientemente validi.
Da ciò consegue che le Popolazioni italiane non possono essere adeguate a più di una specie. Quest’ultima viene distinta con il nome di Bythinella schmidti (Kiister, 1855). Si sottolinea, inoltre, come questo nome non sia necessariamente quello definitivo. Confronti con esemplari di altre «specie» europee, rivelano come non esistano particolarità precise, che distinguano le forme italiane da quelle dei prossimi paesi europei.
Per definire con certezza il nome della specie occorre un accurato esame di alcune specie francesi, più vecchie per data di descrizione, come Bythinella viridis (Poiret, 1801) e Bythinella reyniesi (Dupuy, 1851). Viene, inoltre, fornita una breve descrizione di tre popolazioni italiane di recente scoperta che, per caratteri conchiliologici ed anatomici, si distinguono più o meno decisamente dalle altre popolazioni esaminate.


BERRUTI G.

I calcari cristallini nella Formazione degli Gneiss del M. Tonale. I. Gli affioramenti di Val Canè.


BARBATO G.
Note idrobiologiche sul lago di Ledro.

Riassunto – In un arco di tempo compreso fra il 1969 e il 1977 è stato effettuato un controllo della temperatura delle acque del Lago di Ledro, divenuto dal 1948 bacino serbatoio del lago di Garda. Sono state fatte anche delle analisi del fitoplancton e dello zooplancton a varie profondità cercando di evidenziare, soprattutto per quest’ultimo, le variazioni avvenute dopo la connessione idraulica con il Benaco.


BRICHETTI P., CAMBI D.
L’avifauna della Lombardia. Elenco ragionato, in ordine sistematico, delle specie e sottospecie attualmente note, con brevi riferimenti alla loro presenza in Italia.

Riassunto – Gli AA. con questo elenco intendono aggiornare e riunire in forma organica tutti i dati noti ed inediti relativi alla situazione avifaunistica del territorio lombardo. Nell’elencazione, in ordine sistematico, delle varie specie e sottospeoie, particolare attenzione è stata rivolta alla loro presenza, consistenza e distribuzione, senza per altro trascurare, ove ritenuto utile e significativo, altre notizie, più generali, di carattere morfologico, ecologico, etc. Quale interessante complemento, si è ritenuto opportuno fare riferimento alla situazione italiana nel suo insieme, fornendo altresì, nei casi suscettibili di un utile confronto, notizie generiche relative all’isola di Malta, al Nord-Africa (zona Paleartica) ed alla Corsica.


BOLDORI L.
Cavernicola ltalica. l. Dalle Alpi occidentali alla valle del Brenta, a nord del Po. Parte I. Dai Protozoi ai Crustacea.

Riassunto – Elenco sistematico di tutti gli animali rinvenuti nelle grotte del Piemonte (a nord del Po), Lombardia, Venezia Tridentina e Veneto (a occidente della valle del Brenta). In questa prima parte vengono trattati i Protozoi, i Platelminti, i Nematomorfi, gli Anellidi e, fra gli Artropodi, gli Aracnidi ed i Crostacei.


PERINI M.
La necropoli gallica delle Tagliate di Remedello Sopra (Brescia). Nota breve.

Riassunto – In questa nota viene data la descrizione dei reperti provenienti da due sepolture del periodo gallico, riferibili probabilmente alla fase di passaggio tra il periodo La Tène C e La Tène D, rinvenute a nord dell’abitato di Remedello Sopra (Lombardia, Brescia). Tali dati costituiscono un ulteriore contributo per la documentazione di questo periodo nell’Italia settentrionale ed in particolare nella Lombardia orientale.


ARIETTI N.
La distribuzione del Cembro nelle Alpi bresciane.

Riassunto – Sulla base degli scarsi dati offerti dalla letteratura botanica integrati da quelli di ulteriori rilevamenti, viene elaborato il frammentario areale del Pinus cembra L, nella provincia di Brescia. Sono pure esaminate le possibili cause di tali recessive presenze, attribuibili solo in parte a interventi antropici, e in maggior misura invece a situazioni ambientali sfavorevoli alla costituzione di più consistenti consorzi.


TOMASI R.
Contribuzione alla conoscenza della flora micologica bresciana. Nuovi reperti e specie rare.

Riassunto – Continua la serie di elencazioni dei nuovi reperti e delle specie rare o in precedenza non sufficientemente documentate per il territorio bresciano, corredate dei dati relativi e di alcune particolari osservazioni. Entrano nel novero questa volta anche notizie tratte da annotazioni di Nino Arietti che vengono indicate con la sigla N.A. Sono 126 le specie (o varietà) finora trattate, di cui 107 «reperti nuovi». Un indice delle entità considerate in questo e nei precedenti contributi, conclude il presente lavoro.


BIAGI P.

Alcune osservazioni sulla tipometria degli strumenti delle industrie litiche dalla fine del Paleolitico superiore al Neolitico medio dell’Italia settentrionale.


BERRUTI G. (a cura di)

CATASTO DEI LAGHI BRESCIANI. Secondo elenco.


CAMERINI. C., VAILATI D., VINAI M.
Attività del Gruppo Grotte Brescia «Corrado Allegretti» nel biennio 1976-1977.

Riassunto – Vengono tracciati in sintesi i punti salienti dell’attività svolta dal Gruppo Grotte Brescia «Corrado Allegretti» negli ultimi due anni e vengono forniti i dati catastali, le descrizioni ed i rilievi di tredici grotte nuove esplorate durante il biennio.