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Natura Bresciana 1970 – Volume 7

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Indice degli articoli

MEMORIE E STUDI


BERRUTI G.

Sulle glaciazioni quaternarie nell’alta Val Trompia


BIAGI P. e FASANI L.
Stazione della media età del bronzo sul Colle di S. Anna a Brescia (Nota preliminare)

Riassunto – Viene data una presentazione preliminare delle industrie provenienti dal Colle di S. Anna in Brescia. In base ai più recenti scavi ed a nuove interpretazioni di vecchi dati, le industrie sono state attribuite ad un orizzonte medio dell’età del bronzo, denominato fase di Bor, susseguente un’età del bronzo antica o fase di Polada-Barche di Solferino, ed anteriore ad un’età del bronzo recente o fase dell’Isolane del Mincio.


D’AVERSA A.

Sul ritrovamento di fossili non comuni nella Corna


CORRAIN C. e CAPITANIO M.

Pochi resti scheletrici umani dalla grotta «Cà dei Grii» (Brescia)


BIAGI P.

Segnalazione di un deposito con industria epipaleolitica sull’altipiano di Cariadeghe (Serle – Brescia)


BENNATI R. e SPORTELLI L.
Sulla presenza di Tarentola mauritanica (Linn.) a Toscolano (Brescia)

Riassunto – Si segnala la presenza di Tarentola mauritanica Linn. a Toscolano sul Lago di Garda, ove si ritiene sia stata accidentalmente importata pur essendosi adattata grazie al mite clima del luogo.


VILLANI A.

Le zone di ricerca speleologica della Lombardia orientale 


AGOSTI F.
La Hyaena crocuta spelaea Goldf. del Buco del Frate l Lo (Prevalle – Brescia). Porzioni craniche – Mandibole – Denti

Riassunto – L’A. prende in esame parte del materiale fossile proveniente dal Buco del Frate; descrive, cioè, le porzioni craniche, mandiholari ed i denti di almeno quattro individui di Hyaena, presentandone le relative tabelle osteometriche e confrontando i reperti con materiale proveniente da altre località.


TOMASI R.
Le Collybia del gruppo «conigena»

Riassunto – L’A. presenta un contributo alla conoscenza delle Collybia del gruppo « conigena», elencando le specie finora reperite nel Bresciano, indicandone luogo e data di raccolta, ed elaborando al tempo stesso un quadro funzionale al fine della identificazione delle entità che lo compongono. Alcune osservazioni di carattere pratico completano la descrizione di ogni specie.


KISZELY I.
Breve descrizione antropologica delle sepolture di età bar· barica trovate a Gussago (Brescia)

Riassunto – Nell’autunno del 1968, a Gussago (vicino a Brescia), furono trovati tre scheletri ben conservati. Questo articolo ne contiene le descrizioni antropologiche e rende noti i dati antropometrici ad essi inerenti. Tutti gli individui sono di età adulta e, probabilmente, rappresentano solo una parte di un cimitero più vasto. Tra l’inumato delle tombe n° l e 3, quasi certamente esiste un rapporto di parentela. L’esame delle caratteristiche degli scheletri ci ha portato alla conclusione che, per i reperti di Gussago, non si può parlare di veri longobardi od almeno non di longobardi d’alto rango (dello strato ricco) poiché saremmo di fronte ad una popolazione locale romanizzata oppure ad una popolazione locale nella quale sia stata assorbita una parte dello strato più povero della popolazione longobarda che, a sua volta, derivò principalmente dal territorio dell’Austria e che risulta composta di abitanti locali. In tutti e <tre i casi si tratta di mescolanza di tipi; di mescolanza che per formarsi ha avuto bisogno di alcune centinaia di anni e, dato che lo strato atlanto-mediterraneo qui rilevato non è mai stato riscontrato nelle vere popolazioni longobarde, secondo il nostro parere si tratta di reperti riferibili al massimo al IX-X secolo. Lo stanno a comprovare anche i risultati degli esami derivatografici per la determinazione dell’età (esami che sono stati svolti parallelamente), anche se dobbiamo osservare che non sempre questi esami sono attendibili in quanto i reperti giacevano in « camere sepolcrali >> coperte di pietre. L’origine locale è attestata anche dalla costituzione della dentina che appare di pessima sostanza; le consistenti alterazioni artritiche stanno ad indicare, ad onta della giovane età, difficili circostanze di vita e conseguenti malattie d’adozione. Una più giusta posizione di questi reperti nell’era barbarica potrà essere fissata in un lavoro più generale e con l’aiuto di nuovi ritrovamenti.


VILLANI A.

L’attività 1969 del Gruppo Grotte Brescia «Corrado Allegretti»


COSE NATURALISTICHE


D’AVERSA A.

Pseudofossili nella Maiolica. La «frutta pietrificata» di Monte Alto


APPENDICE


BLESIO P. F.

Catalogo dei periodici e delle serie esistenti nella biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Brescia