ORIGINE E CONSEGUENZE
La zanzara tigre (Aedes albopictus) è un insetto, appartenente alla famiglia Culicidae (Insecta, Diptera), che proviene dalle foreste tropicali del sud-est asiatico.
Negli ultimi decenni questa specie si è diffusa notevolmente a livello globale, destando preoccupazioni per la sua alta carica infestante e per la sua capacità di vettore di malattie infettive, quali Dengue (malattia virale caratterizzata con sintomi come la febbre e forti mal di testa) e Chikungunya (malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori).
Parte dell’impatto sulla salute umana è legato alla sua diffusione veloce e aggressiva a partire dall’area tropicale di origine (Asia orientale, isole del Pacifico occidentale e Oceano Indiano) che le ha permesso di colonizzare tutti i continenti (tranne l’Antartide) negli ultimi 30-40 anni.
DIFFUSIONE IN ITALIA E CAMBIAMENTO CLIMATICO
Ae. albopictus si insedia in Italia dal 1990, secondo i dati raccolti dalle attività di monitoraggio, e si è ormai saldamente radicata su tutto il territorio nazionale, riscontrando in particolare un aumento del livello di infestazione in molte regioni del Nord.
Si ritiene che il cambiamento climatico sia un fattore direttamente collegato all’espansione di Zanzara tigre: l’aumento della temperatura e delle precipitazioni infatti favorisce la longevità degli adulti e accorcia il ciclo biologico facendone aumentare la densità media.
CONDIZIONI DI VITA
Condizioni climatiche molto favorevoli per la sopravvivenza e la riproduzione di Zanzara tigre si riscontrano nelle regioni che si affacciano sulla Pianura Padana, che presentano:
1. abbondanti precipitazioni: 600-1000 mm di pioggia annui, con minimi estivi nel mese di luglio compresi tra 100 e 200 mm e forte umidità ambientale
2. adeguate temperature: temperature medie superiori a 25°C permettono ad Ae. Albopictus di completare il ciclo di sviluppo da uovo ad adulto in meno di 10 giorni
3. inverni miti (0°C): favorevole per la diapausa (stadio di quiescenza presente durante lo sviluppo dalla fecondazione dell’uovo all’adulto), in quanto le larve resistono a temperature non inferiori a -2°C, attendendo la stagione favorevole per il loro sviluppo.
PREVENZIONE
Oltre alla necessità di sviluppare accurate misure di monitoraggio e di controllo dell’espansione di questa zanzara su tutto il territorio attraverso gli organismi amministrativi e sanitari responsabili, è necessario anche concentrare gli sforzi sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione dei cittadini.