Fin dai tempi più remoti l’uomo ha avviato una confidenza col mondo vegetale che lo ha portato ad approfondire la conoscenza delle piante e delle loro innumerevoli proprietà alimentari, curative, e in qualche caso psicotrope. Oggi, in un’era ipertecnologica, ci si rende sempre più conto che questo immenso archivio di arcaiche conoscenze è più prezioso che mai.
Da questa consapevolezza è nato il progetto “Piante per il cervello”, che unisce arte e scienza nella inedita collaborazione tra il Corso di Laurea in Farmacia dell’Università degli Studi di Brescia, e la Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti LABA Brescia. Il progetto si propone, attraverso il processo creativo, di mostrare come le piante, con le loro proprietà e i loro principi attivi, possano esercitare un’influenza sul nostro sistema nervoso centrale.
In questo percorso le piante che agiscono sul nostro cervello si rivelano nella loro bellezza e ricchezza, raccontando la storia di una prassi antica legata alla cura delle persone. Già gli antichi erbari costituivano modelli, a volte di sorprendente eleganza, di come raffigurazione artistica, descrizione letteraria e catalogazione scientifica degli esemplari vegetali siano pratiche tra loro collegate e in dialogo reciproco.
Oggi, la rappresentazione fotografica, che costituisce ormai da tempo una delle forme espressive artistiche più influenti, si rivela in grado di raffigurare l’universo arboreo delle piante e delle loro proprietà come non ci aspetteremmo mai. Melissa. Forme di intelligenza vegetale prende il nome appunto da una pianta (Melissa Officinalis L.) le cui proprietà terapeutiche e sedative sono note da millenni. La mostra si inserisce nel tema del Brescia Photo Festival – VI edizione – che ruota attorno al tema Capitale, in quanto riflessione sul tema del patrimonio materiale (l’archivio erbario dell’Università di Brescia e l’erbario del Museo di Scienze Naturali di Brescia) ma anche su quello immateriale e creativo della ricerca scientifica. La mostra si realizza anche attraverso il confronto e la collaborazione con la sezione di Botanica del Museo di Scienze Naturali di Brescia.
Le immagini esposte, testimonianze capaci di spingere alla ricerca, alla raccolta e all’osservazione delle piante, saranno visibili fisicamente, o esperibili virtualmente nel metaverso concepito e architettato ad hoc dal Gruppo di Studio e Sviluppo Metaverso dei Docenti LABA.
La mostra, curata dalle autrici e dagli autori delle opere, nasce da un’idea del corpo docente della Scuola di Fotografia LABA, coordinato dalla Prof.ssa Giovanna Magri, con la supervisione del Direttore Artistico LABA, Marco Senaldi.