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Silvia Infranco, In Divenire

Mostra

Dall’11-09-2021 all’08-01-2022

Silvana Infranco, in divenire

La mostra di Silvia Infranco “In divenire” esposta negli spazi del Museo di Scienze Naturali è testimonianza dell’intensità e della feconda generatività della relazione tra natura-scienza-arte. Uno spazio per riflettere, collegare, provarsi intorno a lati ancora inesplorati dell’artista e del Museo, per accostarsi con rispetto all’arte e alla natura. L’indagine dell’artista, sin dagli esordi, si misura infatti tra la dimensione della raccolta e della memoria intima, intesa come riemersione dal profondo di sensorialità risvegliate dall’incontro con la natura, e quella della sperimentazione che si traduce in opere sia di ampia dimensione che di piccolo formato, dove si condensa un potenziale metamorfico che è nucleo narrativo e immaginifico affidato alla personale rielaborazione del visitatore. Da queste premesse, scaturisce anche il puntuale e rispondente dialogo con l’istituzione che ospita la mostra, il Museo di Scienze Naturali di Brescia: luogo di conservazione e ricerca dei beni naturalistici che popolano il nostro ambiente, custode in continua sperimentazione di un patrimonio vegetale, animale, minerale che ci circonda, museo dove la natura e le sue forme sottopongono il rituale quotidiano del nominare e analizzare ad una messa in crisi fertile e generativa. Un museo come un laboratorio, che Silvia Infranco ha attraversato, condotta dai suoi esperti conservatori e studiosi, per scegliere alcuni exempla di questa straordinaria istituzione cittadina ed esporli assieme alle sue opere: opere anch’essi, ininterrotte pagine di una ricerca nella e con la natura, per la natura, erbari antichi e moderni che ci raccontano delle nostre madri e sorelle vegetali. Da questo straordinario connubio nasce la mostra, formata dai cicli più riconosciuti dell’artista, caratterizzati da un lento e rigoroso lavoro manuale di campionamento, raccolta, stratificazione ed elaborazione di materiali organici di origine vegetale e minerale, e completata da momenti laboratoriali che coinvolgeranno il pubblico del museo, in un percorso di esperienza educativa che scaturisce dalla meraviglia del guardare e del sentire opere d’arte progettate attraverso un confronto serrato con gli oggetti esposti e conservati dal museo, e prima ancora con le metodologie di lavoro che animano e conducono l’istituzione stessa. Per tutte queste considerazioni, In divenire è una mostra capace di mettere in contatto elementi e linguaggi diversi; che si struttura e che costruisce in divenire reti di relazioni e di opportunità culturali, sociali e educative grazie ad un aperto e autentico dialogo tra materiali, soggetti per e con la comunità; capace di rivolgersi a specialisti e insieme anche ad un pubblico più vasto in ragione di un apparato didattico chiaro e curato. Gli elementi organici di cui sono composte le Metaforme e le Melìe di Infranco, questi i titoli delle principali tipologie di opere esposte in mostra, restituiscono infatti nell’ambiente la sensazione di trovarci in un giardino sospeso che l’artista ha appena dischiuso al nostro sguardo, chiedendoci di entrare in punta di piedi, abitandolo con dolcezza e stupore. Opere che “con-versano” con manoscritti, con erbari antichi e recenti, con elementi naturali come pure con i visitatori attraverso rinnovati sguardi, gesti ed esperienze; le didascalie, le visite guidate e i laboratori si propongono quindi al pubblico come ulteriori momenti di attenzione e come strumenti di conoscenza, di esperienza, di crescita umana, culturale e civile. E al pubblico, inteso quale fruitore attento e a sua volta in divenire del percorso, è rivolta anche l’installazione che si dirama al centro della sala: una trama di materiali di riuso, pazientemente cucita dall’artista che chiede ad ogni visitatore, attraverso anche l’esperienza laboratoriale, di andare a completarla, trasformarla, arricchirla. La mostra si presenta dunque come format innovativo che ha valore in sé e che è al contempo proteso ad elaborare nuove idee, progetti e percorsi sperimentali sul piano creativo, educativo-scientifico e partecipativo: testimonianza di un Museo di Scienze Naturali a sua volta in divenire nei suoi tratti identitari, nella sua specifica e poliedrica offerta culturale nella dimensione cittadina e territoriale.

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