Waits è il racconto personale dell’autore e delle emozioni da lui vissute durante i lunghi appostamenti nella Natura dedicati al più discusso predatore delle nostre montagne, il lupo. A fare da sfondo è l’Altopiano della Lessinia, tra Veneto e Trentino, una cornice unica dove la storia dell’uomo si intreccia con quella di una Natura dimenticata, ma oggi più che mai viva e lucente.
Waits, è stato un cammino in tutti i sensi. Un film nato per cercare di narrare e mostrare l’esperienza del tempo passato ad osservare e conoscere la Natura, di cui oggi abbiamo una concezione così piccola e figlia del ritenerla semplicemente al nostro servizio.
Il lupo, con il suo essere un predatore, con suoi comportamenti è stato sicuramente una figura che ha fatto riflettere, guida di questa storia eppure un tassello al pari di tutti gli altri che insieme creano la meraviglia della vita.
Ma è il tempo che per noi ha assunto un ruolo così diverso oggi, le regole del nostro vivere, le nostre priorità. Tutto ha preso le distanze dalla Natura e anche dalla tanto rivendicata “tradizione”.
Oggi una parola per giustificare qualsiasi azione seppur così lontana da quello che era. Ed ecco il cammino, stancante nel fisico per tutta quella attrezzatura che rischiava di diventare solo un peso e una distrazione da portarsi dietro, nella mente per i dubbi, i fallimenti, per le ore di attesa, stancante nel cuore per le incomprensioni con le persone, con la Natura.
E poi nuovamente un cammino, con la sua parte di vita, di gioia, di comprensione e meraviglia. Nei confronti della Natura, che se ci si prende il tempo e la volontà di conoscerla e rispettarla, ci mostra perché è così importante. Nei confronti delle persone che la pensano diversamente ma che si dimostrano incontri stupendi. Nei confronti di me stesso.
Un regalo.