Indice degli articoli
BERRUTI G.
La scogliera esiniana di Càregno (Val Trompia)
Riassunto – L’A. prende in esame i caratteri morfologici della scogliera esiniana di Caregno, formulando alcune ipotesi sulla genesi dell’affioramento in rapporto ai caratteri strutturali e alle testimonianze paleontologiche, con particolare riguardo al significato paleontologico degli organismi costruttori.
Riassunto – L’A. presenta il materiale conservato al Museo Civico di Storia Naturale di Verona proveniente da Cattaragna. Le industrie, scelte nel secolo scorso con un evidente criterio discriminante, sono tutte attribuibili alla cultura di Polada. Sono presenti tutte le forme ceramiche proprie dell’orizzonte più antico di Polada (Polada A) e, data la presenza di altri elementi più recenti, attribuibili a Polada B, quale soprattutto la tavoletta enigmatica, si può supporre perciò che Cattaragna, sorta agli inizi di Polada A sia durata per tutta la Polada B.
ARIETTI N.
Peculiarità botaniche della Valle Trompia
Riassunto – L’A. esamina gli elementi fossili di Megalodon gumbeli (Stopp.) della collezione del Museo di Storia Naturale e quelli raccolti recentemente in varie località di Dolomia Principale bresciana. Per una più approfondita indagine analitica propone delle valutazioni biometriche che possano maggiormente evidenziare le variazioni morfologiche di tali esemplari.
GROTTOLO M., VAILATI D.
L’Antisphodrus reissi ( Ganglb.) nel territorio bresciano
Riassunto – Gli AA. esaminano esemplari di Antisphodrus reissi Ganglb. e di A. boldorii Dod., provenienti da cavità bresciane e ne comparano i caratteri differenziali. Stendono, inoltre, una nuova carta di distribuzione per la specie A. reissi Ganglb. i cui biotopi pare siano compresi tra l’isepira 20″ e l’isepira 30″ dell’indice di Gams.
KISZELY I.
Esame antropologico di uno scheletro di età Barbarica reperito in Brescia
Riassunto – A Santa Giulia, in Brescia, fu rinvenuta nel 1971, una tomba con scheletro femminile, oltre quel muro, ove già nel 1968, furono portate allo scoperto altre cinque inumazioni d’età barbarica. Il presente articolo contiene la descrizione antropologica di questo scheletro ed espone i risultati degli esami derivatografici, effettuati allo scopo di stabilire se questa tomba è d’età contemporanea o più tarda rispetto alle altre. La ricerca ha dimostrato che la tomba N. 6 risale alla stessa epoca delle altre, o forse, è di poco posteriore. Lo scheletro femminile che la tomba ospitava, va attribuito al tipo razziale cromagnonoide ed atlanta-mediterraneo; i suoi caratteri tipici tuttavia, benché siano evidenziabili anche negli scheletri delle cinque tombe d’età anteriore non ci permettono di considerarlo un campione della popolazione longobarda, ma piuttosto dell’elemento etnico locale che abitava nell’epoca quel territorio.
GRIGNANI A.
Helicellinae l. Popolazioni del monte Maddalena (Brescia)
Riassunto – L’A., dopo una breve premessa storica in cui riassume i diversi sistemi adottati per la sistematica della sottofamiglia Helicellinae, indica a quale punto siano gli attuali studi, esponendo i motivi che autorizzano ad una completa revisione del gruppo in esame. Descrive poi, esaminandone la struttura faunistica, l’ambiente e l’areale del monte Maddalena (Brescia). Alla particolareggiata indagine tassonomica di ogni specie aggiunge i diversi aspetti del loro comportamento in rapporto all’ambiente circostante. Conferma, dissecando materiale tipico, la sinonimia, già riscontrata da Forcart (l 965) di Cernuella (Xerocincta) ammonis (Schmidt) con Cernuella (Xerocincta) neglecta (Draparnaud). Esamina pure le segnalazioni di Helicellinae fatte dai precedenti Autori per la provincia di Brescia, raffrontandole con i dati emersi dal presente studio.
SPORTELLI L.
Segnalazioni di Tarentola mauritanica (Linn.) nella provincia di Brescia
Riassunto – Si passano in rassegna le località, vecchie e nuove, della provincia di Brescia ove furono rinvenuti esemplari di Tarentola mauritanica (L.)
GRIGNANI A.
Helicellinae II. Una colonia di Helicella ( s. str.) obvia (Hartmann) a Basovizza (Trieste)
Riassunto – L’A., dopo una breve introduzione a carattere ambientale, analizza i caratteri tassonomici più significativi della specie considerata.
BENNATI R.
Gli anfibi dell’altipiano di Cariadeghe (Serle)
Riassunto – Dopo una breve introduzione di carattere ambientale, l’A. elenca le specie di Anfibi rinvenute nella zona presa in esame e tratta, inoltre, dei singoli biotopi in cui vennero espletate le ricerche, riportando per ciascuno l’elenco sistematico delle entità riscontratevi.
VILLANI A.
Attività del Gruppo Grotte Brescia «Corrado Allegretti» nel biennio 1971-1972
BLESIO F.