Il Museo in evoluzione

Studia e rappresenta la complessità del territorio.
Comunica il valore delle collezioni e del patrimonio naturalistico ambientale.
Ospita intrecci di linguaggi ed esperienze culturali di partecipazione.
Punto di una rete di progetti e di collaborazioni.
Promuove sensibilità e responsabilità verso la natura, gli ecosistemi e la sostenibilità.
Consapevole dei suoi limiti attuali ma anche delle sue potenzialità.
Chiave di lettura e di interpretazione del passato, del presente e del futuro.

La Storia del Museo

1814 – 1902

1814: prima donazione ad opera del Conte Luigi Lechi costituita da oltre 200 minerali di varia provenienza.

1895: viene fondata su iniziativa di Eugenio Bettoni la Società Bresciana di Storia Naturale intitolata al farmacista “Giovanni Battista Ragazzoni” che fu tra i primi ad interessarsi di entomologia locale, di mineralogia e studio di reperti di fossili.

1902: inaugurazione del Museo di Storia Naturale “G. Ragazzoni” istituito all’interno del Palazzo Martinengo da Barco, allora sede dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Brescia.
1907 – 1951

1907 – 1909: le collezioni vengono trasferite al Castello di Brescia e apre lo zoo cittadino, che negli anni contribuirà ad arricchire di esemplari esotici le collezioni zoologiche del Museo.

1949: i soci dell’Ateneo e del Gruppo Naturalistico Ragazzoni donano le collezioni al Comune di Brescia.

1951: apre al pubblico il Museo Civico di Scienze Naturali nel mastio del Castello di Brescia.
1953

1953: inaugurazione della Civica Specola Astronomica Cidnea, primo osservatorio astronomico in Italia destinato all’osservazione pubblica del cielo; nello stesso anno riapre lo zoo cittadino, rimasto inattivo a seguito della Seconda Guerra Mondiale.
1983 – 2017

1983: apre il nuovo Museo di Scienze Naturali di via Ozanam, attuale sede.

2001 – 2005: smantellamento delle sale “ambienti naturali” per la realizzazione della nuova biblioteca.

2007: inaugurazione della biblioteca scientifica “Nino Arietti”.

2017: “Relazione del gruppo di lavoro per il rilancio del Museo Civico di Scienze Naturali” promossa dall’Assessorato Tutela Ambientale, Sostenibilità, Verde e Protezione Civile.
2018 – 2022

2018: Passaggio della gestione del Museo all’Assessorato alla Cultura, Creatività e Innovazione Tecnologica.

2021: Presentazione progetto culturale per il rinnovamento del Polo Scientifico Museale di Brescia a cura di Codice Edizione.

2022: Presentazione Studio di fattibilità delle alternative progettuali per una nuova sede del Museo a cura dello studio di architettura Tectoo.

Il museo oggi

Il Museo di Scienze Naturali è un servizio del Settore Cultura, Musei e Biblioteche del Comune di Brescia.
A causa di una forzata chiusura dell’allestimento permanente e in attesa di una nuova collocazione, il Museo di Scienze Naturali di Brescia continua la sua attività:

organizzando mostre temporanee, attività divulgative per i cittadini e proposte didattiche rivolte alle scuole e a gruppi
promuovendo la conoscenza e la divulgazione scientifico – naturalistica
conservando il patrimonio naturalistico.

Il Museo si occupa di attività di ricerca scientifica collaborando con una rete territoriale costituita da musei, parchi, science center ed enti di ricerca per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del capitale naturale.

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Il Museo è dunque un luogo di intersezione in cui le conoscenze territoriali acquisite con lo studio delle collezioni scientifiche e con le ricerche sul campo possono essere messe al servizio di:

enti di ricerca per la costruzione di modelli teorici;
enti locali per le scelte dei decisori nell’applicazione di tali modelli su scala territoriale;
enti di promozione dell’educazione alla scienza e alla natura;
aziende e della ricerca tecnologica ispirate alla filosofia Nature Based Solution.

Il progetto culturale per il Museo del Futuro Possibile

Il 2021 e il 2022 sono stati anni di riprogettazione della proposta identitaria e culturale dell’istituzione museale e si è giunti ad uno studio di fattibilità delle alternative progettuali per la nuova sede del Museo.

Nel 2021 attraverso un processo di Stakeholder Engagement, è stato presentato alla cittadinanza il progetto culturale per il rinnovamento del Polo Scientifico Museale di Brescia.
Lo studio è curato da Codice Edizioni insieme allo staff scientifico del Museo.

Consulta le Key Points→

Il Concept
Si immagina un concept che, partendo dalla peculiarità dell’ecosistema della provincia di Brescia, dal suo territorio e dalla sua storia, anche naturale, possa fornire chiavi interpretative sul Futuro che ci attende e su come questo Futuro possa essere immaginato e costruito.
Il nuovo Museo di Scienze Naturali potrà diventare l’agorà dove si uniscono conoscenze, dibattiti e consapevolezze. Rappresenterà una significativa nuova proposta culturale per la città: un polo scientifico culturale, immerso in un’ampia area verde, luogo di socialità e di condivisione, che parla e dialoga di scienze, di biodiversità e di futuro sostenibile a basso impatto.

Consulta l’Output dei tavoli di lavoro→

Lo studio di fattibilità per il Museo del Futuro Possibile

Lo studio di fattibilità del nuovo Museo di Scienze Naturali, a cura dello Studio Tectoo, è il risultato di un lavoro sinergico svolto insieme al personale del Museo, al settore Edilizia del Comune di Brescia, ai consulenti di Codice Edizioni, che attraverso Fondazione Brescia Musei hanno continuato a seguire il processo. Il lavoro ha permesso una visione strategica della progettazione, sia a livello urbanistico sia a livello culturale. Il progetto fa convergere le esigenze funzionali, estetiche, urbanistiche e ambientali: collegando il parco Marconi con il parco Lussignoli, che sarà caratterizzato anche dall’orto botanico. Il nuovo edificio sarà emblema di sostenibilità ed efficientamento energetico per l’edilizia e i sistemi impiantistici, in parte basati sulle nature based solutions.

Il brand

La nuova identità visiva del Museo di Scienze Naturali

La nuova identità visiva del Museo di Scienze Naturali è nata grazie ad una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e all’avvio del processo dello Stakeholder Engagement, organizzato attraverso tavoli di lavoro a cui hanno partecipato alcuni “pubblici portatori di interessi”.
Le riflessioni emerse dai tavoli sono significative testimonianze e stimoli di fondamentale importanza per il presente e, soprattutto, per il Futuro del Museo. Si delineano i suoi tratti identitari e le sue funzioni che si traducono nella forma, nella composizione, nei colori e nei formati del nuovo logo:

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La forma rimanda e rappresenta il territorio della Provincia di Brescia, ponendo il Museo come punto di una rete che interpreta i processi e restituisce connessioni attraverso la conoscenza territoriale del capitale naturale
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La composizione e i colori traducono le funzioni di ricerca, di conservazione e di valorizzazione del Museo nelle Scienze della Terra e nelle Scienze della Vita
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I diversi formati restituiscono l’idea di creare un Museo dinamico, in costruzione, che unisce conoscenze, innovazioni e che promuove connessioni e partecipazione

Il Museo in evoluzione

La Storia del Museo

1814 – 1902

1907 – 1951

1953

1983 – 2017

2018 – 2022

Il museo oggi

Il brand

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